Le favole di nonna Daria – Daria Cabassi

 

Più di trenta favole che Daria, una ragazzina di ottanta anni, ha scritto e inviato ai nipotini lontani per trasmettere loro sentimenti e vicinanza parlando dei sogni e delle illusioni che tutti viviamo, grandi e piccini. Così Daria è diventata Nonna Daria, perché le favole le raccontano i nonni, e proprio perché sono nonni cominciano sempre con “c’era una volta, in un paese lontano…”

 

 

Daria Cabassi

È una ragazzina di ottant’anni, curiosa come tutte le ragazzine.
Sogna ancora i libri e i banchi di scuola, i banchi sui quali ha seduto con tanto interesse, e la cattedra dalla quale riversava il suo interesse su chi occupava quei banchi.
Sa ascoltare, ama ascoltare, come ama leggere o godersi la musica; è come una spugna appena raccolta dal fondo del mare e lasciata asciugare al sole… pronta ad assorbire tutto dal mondo che la circonda.

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Ritorno in città – Massimo Storchi

Gli strani casi di Dario Lamberti vol.2

 

 

Settembre 1946. Dario Lamberti è stato partigiano. Torna nella Reggio che ha lasciato dopo la Liberazione, per superare la delusione di una vittoria incompiuta e rompere con un passato troppo doloroso.
Doveva essere solo una breve visita. Ma è difficile uscire dalla propria vita e dai propri sentimenti in una città dove sembra che la guerra non sia mai finita e chieda ancora un prezzo in dolore e vite umane.
Fra persone scomparse, vendette e interessi privati, per Dario inizia una nuova avventura che chiederà ancora un prezzo alto, molto alto.

 

 

Massimo Storchi

Storico e archivista, è Direttore del Polo Archivistico del Comune di Reggio Emilia. Ha pubblicato diversi saggi su fascismo, cooperazione, Resistenza e antifascismo. Suoi testi e contributi sono stati pubblicati in UK, Germania, Russia.

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Intrighi d’amore a Villa Roseburn – Romina Angelici

 

Nell’augusta dimora di Lady Olivia Roseburn, a Londra, l’arrivo di Miss Trouble, il cui nome è tutto un programma, rompe la monotonia di un’esistenza scandita da regole e piani precisi. L’arrivo di mazzo di tulipani screziati, di cui non si conosce il mandante né tanto meno la presunta destinataria, crea scompiglio tra i diversi corteggiamenti in atto. Miss Charlotte Roseburn comincia a domandarsi se non sia un omaggio di Lord Charming, vecchio amico di famiglia, a sua madre o se suo cugino Henry Stanhope non voglia invece indirizzarlo alla bella Susan Trouble, o se sia infine il timido tentativo di seduzione di Mr Patient, amico di Henry. L’allegra comitiva si sposterà poi a Bath per la stagione estiva dove, anche grazie all’arrivo di Mrs Stanhope, la rete di equivoci si infittisce sempre di più. Solo l’intervento di un formidabile cerimoniere riuscirà a sistemare ogni tessera al posto giusto. Un romanzo che intrattiene con leggerezza, ma in cui nulla è lasciato al caso, come nella migliore tradizione inglese. Si rivivono le atmosfere dei romanzi di Jane Austen e le situazioni descritte da Georgette Heyer, nella sua scintillante produzione ispirata all’Età Regency. Un omaggio a due grandi scrittrici e alle loro appassionate lettrici.

 

 

 

Romina Angelici è laureata in Giurisprudenza e impiegata ma non ha mai dimenticato l’iniziale amore sbocciato sui banchi di scuola per la poesia. Di formazione classica, accanita lettrice, adora Jane Austen e la letteratura inglese. Ha collaborato con la rivista Ottocento Letterario e con il sito di comunicazione www.informazionetv, e ha pubblicato alcuni contributi sul sito Jasit.it; gestisce il blog ipiaceridellalettura.wordpress.com. Vive in provincia, nelle Marche, su una collina sul mare, sposata, ha 44 anni, due figli, ama sia la tranquillità domestica sia viaggiare.

 

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Fellinaria – Enzo Lavagnini

La Roma di Fellini. I giorni. I luoghi. I personaggi.

 

 

Nella già copiosa bibliografia felliniana, ulteriormente accresciuta da molti titoli usciti nel centenario della nascita del Maestro, mancava una Guida agile e puntuale alla Roma di Fellini.
Ci ha pensato Enzo Lavagnini, storico e critico del cinema, regista e sceneggiatore, a sfornare un Baedeker romano-felliniano, dedicato a chiunque – turista curioso, visitatore cinefilo, abitante di Roma stesso – voglia passeggiare per la Città Eterna alla ricerca di luoghi, storie, volti legati alla vita e all’opera del Maestro. Già Orson Welles aveva capito tutto del rapporto di Fellini con Roma: «Fellini è un ragazzo di provincia che non è mai realmente arrivato a Roma. Ne sta ancora sognando. E dovremmo essere tutti riconoscenti per quei sogni». Lavagnini ha voluto verificare questa intuizione nella pratica, cioè nella geografia, nella topografia e nella storia di Roma. Ha così ripercorso tutti gli itinerari felliniani che ancora oggi, pur nelle trasformazioni di una città profondamente cambiata dai tempi de La dolce vita, sopravvivono nel cuore di Roma e possono essere ripercorsi, fisicamente e, ove non sia possibile, con un po’ di memoria e di immaginazione.
In apertura del volume un Lunario Romano, ovvero le date fondamentali della vita di Fellini a Roma, che è poi un altro modo di scriverne la biografia. Poi una Guida dei luoghi, reali e fantastici, perché Fellini non ha solo descritto Roma, l’ha trasfigurata in una città metafora di se stessa. E poi le case abitate da Fellini e i suoi collaboratori; i luoghi di lavoro; i personaggi, romani doc e non, che hanno popolato la sua vita nella Capitale. E dunque benvenuti a questo Fellini Tour: ricco di aneddoti, episodi, emozioni e di un pizzico di nostalgia. Una malinconia un po’ da Amarcord romano, dietro la quale senti nascondersi a ogni angolo, come una silhouette col cappello e la sciarpa, la figura ancora e per sempre viva del Maestro.

 

 

 

Enzo Lavagnini

(Roma), critico, autore e scrittore, si occupa di storia del cinema. Ha pubblicato: Pasolini (Sovera, 2009); Il giovane Fellini nello splendente fulgore della vita (Palombi, 2011); Rapporto Confidenziale. Luigi Di Gianni, cinema e vita (Nuova Cultura, 2012). Inoltre ha contribuito al volume Il maestro e la meglio gioventù: Pasolini e la scuola (Aliberti, 2005). Scrive per “Bookciak magazine”, “Diari di Cineclub”. È responsabile dell’Archivio Pier Paolo Pasolini di Ciampino. È nel Comitato Scientifico del “Centro Studi e Ricerche Pier Paolo Pasolini” (Università emui EuroMed – Universidad Complutense – Madrid / Roma). È componente del Cda del Consorzio Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani.

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Mentre il fiume scorre – Alessandra Salento

 

“Iniziò a cadere senza neanche rendersene conto. Il suo ginocchio sinistro scivolò sul ghiaccio e smosse una grossa pietra, che si staccò dalle altre e lo trascinò verso il basso, provocando poi la caduta di altre decine di massi. Il ragazzo, travolto dalla frana, giunse esanime in fondo al canalone, cento metri più giù; il suo corpo venne inghiottito dalla nebbia bianca, mentre le grida del suo compagno si perdevano nel vento”. Un incidente in montagna. Un omicidio inspiegabile che turba la vita tranquilla di un piccolo paese. Un maresciallo dei Carabinieri deciso a scoprire la verità, alle prese con un intrico di menzogne, odio e risentimento in bilico tra passato e presente. E, poco lontano, un fiume che scorre lento e imperturbabile.

 

Alessandra Salento è nata a Roma nel 1971 e abita a Gragnano Trebbiense, in provincia di Piacenza, con il marito e due figli. È laureata in lingue orientali e insegna inglese. Questo è il suo primo libro.

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Diego da Buenos Aires – Claudia Sapegno

Con una nota di Darwin Pastorin e con la postfazione di Pierangelo Sapegno

 

 

«È fantastico ricordare il passato quando vieni da molto in basso e sai che tutto quello che sei stato, che sei e che sarai non è altro che lotta».

Con la sua scomparsa, Diego Arman­do Maradona esce dall’Olimpo dei miti dello sport per entrare definitiva­ mente in quello dei grandi della nostra contemporaneità. Adesso è consegna­to alla Storia, con la sua grandezza e le sue miserie, le imprese e le cadute, il bene e il male che ha incarnato. Una vita come la sua non può ridursi a una semplice biografia sportiva. Se è vero, come diceva Pasolini, che il capocanno­niere è alla stregua di un grande poeta, Maradona è stato un artista nel senso più ampio del termine, paragonabile ai grandi “maledetti” del Novecento. Questo libro vuole restituire l’unicità della vicenda umana di Diego, trat­tandola come avrebbe fatto uno stori­co classico, uno Svetonio con uno dei suoi Cesari.
Una biografia breve e in­cisiva, e in parte romanzesca. Non per inventare episodi o situazioni – perché la vita di Maradona non ne ha certo bi­sogno – ma per restituire, attraverso i dialoghi e il racconto delle scene, quel­la che è la qualità letteraria di questa vicenda incredibile, che sembra uscita dalla fantasia di un romanziere. Se non fosse vera. La vera e fantastica vita di Diego da Buenos Aires.

 

«Dimmi che non è vero, Dieguito. Che è un’altra tua trovata, per farti beffa del mondo. Dimmi che stai ridendo, ballando, palleggiando un’arancia. Dimmi che stai danzando, ebbro e felice, tra i tuoi sogni e le tue nostalgie».

Dalla nota di Darwin Pastorin

 

 

Claudia Sapegno, docente di Lettere, lavora anche come traduttrice e ha collaborato alla stesura di vari testi per editoria scolastica. Con Aliberti ha pub­blicato Finalmente mi bacia davvero.

Darwin Pastorin, giornalista e narratore di sto­rie calcistico­letterarie, ha un blog su «Huffington Post». È presidente ono­rario dell’FC Ivrea 1905 ed è membro del Comitato Scientifico del Museo della Juventus.

Pierangelo Sapegno, giornalista e scrittore, lavora a «La Stampa» come opinionista. È au­tore, insieme a Pierdante Piccioni, del bestseller Meno dodici (Mondadori) dal quale nasce la fortunata serie tv Rai Doc. Nelle tue mani.


 

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Dodici giorni in Israele – Ivana Sica e Maria Teresa Cardarelli

 

Tania, una cinquantenne e Paco, un giovane di ventisei anni, sono i protagonisti del romanzo che si svolge in Israele durante un pellegrinaggio di dodici giorni, dal 9 al 21 novembre 2012. L’Italia è ferita dal terremoto in Pianura Padana successo pochi mesi prima, mentre sta per scoppiare un’altra crisi israelo-palestinese che coinvolgerà tutto il gruppo dei pellegrini. In questa manciata di giorni, i due protagonisti, che non si conoscevano, intraprendono un viaggio di consapevolezza interiore che li porterà a maturare e a confrontarsi su temi particolarmente sensibili: il peso del passato, la ricerca della fede e i conflitti interpersonali che la loro nascente amicizia contribuirà a dipanare.

 

 

 

Ivana Sica

È una scrittrice ed esperta di comunicazione. Dal 2017 tiene corsi di Scrittura Creativa. Ha pubblicato: Rosa conosce il mare (Artestampa, 2010), Ridi sempre (Artestampa, 2015), Alla fine di questa giornata (Il Rio, 2018). Ha curato diverse antologie: Il rumore della terra (Historica, 2018), Tempi diversi (Il Rio, 2019), Tracce (Aliberti, 2020).

 

Maria Teresa Cardarelli

È sociologa, artista di arti visive e plastiche, arti-terapeuta e scrittrice. Ha esposto le sue opere in Italia e all’estero e nel 2000, per l’editore Mazzotta, ha pubblicato come “TAU” il libro Argento Vivo che raccoglie sue opere, brevi racconti e poesie. Ha altresì pubblicato saggi sulla condizione minorile per Franco Angeli e Morcelliana e ricerche sulle arti-terapie su riviste specializzate. Dal 2014 sul sito www.tau-lab.com cura il Tau-LaBlog, su arte, benessere e consapevolezza.

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L’incanto di un verso – Angelo Maurizio Mapelli

Riflessioni sulla poesia

 

 

«Probabilmente, anticipando di molto il linguaggio e la scrittura, la poesia è nata come essenza di un pensiero indicibile. Nella sua intrinseca, prodigiosa concentrazione deve essere stata la prima forma d’arte al pari della musica, inconsapevole di essere già musica in un gesto percussivo istintivo». Angelo Maurizio Mapelli

 

 

 

Angelo Maurizio Mapelli

È docente di Italiano e Storia presso il Liceo Musicale P. Secco Suardo, di Bergamo. Ha al suo attivo conferenze, collaborazioni con giornali e riviste anche a tiratura nazionale ed esperienze di conduzione televisiva e radiofonica. Ha pubblicato romanzi e racconti. Nel 2018, con Il viaggio di Lady Griffin , ha vinto il primo premio assoluto al 12° concorso nazionale di narrativa Salvatore Quasimodo. Ha nel cassetto molte pagine che attendono la luce.

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Lo straccio rosso – Vauro Senesi

Intervista di Francesco Aliberti

Prefazione di Luciano Canfora

 

 

Un dialogo sul comunismo, fra pubblico e privato, che diventa l’autobiografia di un comunista: i sogni, le speranze, le delusioni, la passione per un’idea che ti riempiva la vita e ti rendeva felice. Che vi piaccia o no, questo è Vauro.

 

L’idea dell’uguaglianza radicale fra gli esseri umani è antica come la nostra stessa civiltà, e non morirà mai. Ce lo ricorda lo storico Luciano Canfora, nella prefazione a questo libro. Se è vero che del comunismo – inteso non come sistema politico ma come idealità a cui sacrificare tutte le proprie energie e la vita stessa – c’è ancora tanta nostalgia in giro, chi meglio di Vauro Senesi in arte Vauro può spiegarcene le ragioni? Lui che è ormai lo “straccio rosso” per eccellenza, bersaglio preferito dagli anticomunisti di tutte le latitudini, e che non fa niente per evitarne gli strali, anzi. L’identità di sinistra è il tema attorno al quale ruota questo serrato e informale dialogo con Francesco Aliberti, condotto con la libertà di essere politicamente scorretti. Vauro ne approfitta per raccontarci anche della sua vita, avventurosa, passionale e unica, di cosa significasse avere un sogno, un’utopia, una speranza. Poi ci sono i nodi dell’attualità. I migranti; i lavoratori e il valore stesso del lavoro oggi; il divario crescente fra ricchezza e povertà; il rapporto con la religione e le religioni, così difficile per chi fa satira tanto da costarti la vita, a volte. Al di là della nostalgia per luminose, passate stagioni, si sente aria di slancio, di speranza. Lo ribadisce lo stesso Vauro, nella chiusa del libro: «Vorrei dedicare queste nostre parole a chi è curioso, a chi ancora resiste».

 

Vauro Senesi, noto semplicemente come Vauro (Pistoia, 24 marzo 1955), è un disegnatore, editore, personaggio televisivo e attore italiano. È tra i vignettisti satirici più conosciuti in Italia. Collabora stabilmente con «il Fatto Quotidiano» e «Left»; è storico collaboratore delle trasmissioni tv Annozero e Servizio Pubblico di Michele Santoro con Marco Travaglio. Inizia la sua attività nel 1977, fondando con Pino Zac «IL MALE», rivista cult della satira italiana, che ha fatto risorgere con la complicità di Vincino. Ha lasciato il segno su molte testate, da «Satyricon» a «Cuore», da «Smemoranda» a «Boxer», dal «Manifesto» al «Corriere della sera».

Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Kualid che non riusciva a sognare, La scatola dei calzini perduti (Premio selezione Bancarella 2010), Farabutto, Il respiro del cane, Critica della ragion satirica, Storia di una professoressa, Toscani innamorati, Buongiorno professoressa, Tutto Vauro, Dio è tornata. Si è fatta donna per noi.

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Storia di Ina – Paolo Cendon

 

Gambiate, una cittadina del Nord, intorno all’anno 2010. Allo studio-appartamento di M., un professore universitario di diritto civile, vedovo, sui sessant’anni, bussa un pomeriggio Ina. È una ragazza di ventotto anni, ex allieva di M., bella, sensuale, problemi all’occhio sinistro, braccio al collo. Racconta a M. di una molestia sessuale subita due notti prima, ad opera di un certo Jamil, da cui è uscita malconcia. M. promette che la difenderà.In un viaggetto insieme sull’Oltrepò, pochi giorni più tardi, i due si conoscono meglio. Tanti racconti sul passato, vicendevoli. M. le propone di venire a lavorare con lui in studio, lei accetta. Nasce un sodalizio. Ina è intelligente, spirito di iniziativa. Anche se malinconica, misteriosa, ma anche fresca, generosa, libera. M. sente che il suo mondo di certezze teorico-accademiche è pieno di ragnatele, di chiusure, e scopre da lei il mondo della fragilità, del disagio. Fra i due nasce una specie di intimità, tutta loro, “giapponese”, lieve, in crescendo. Ma il loro rapporto non piace, soprattutto ad Enrico, il figlio maggiore di M., che farà di tutto per troncarlo: fino a portare il padre in tribunale…

 

 

Paolo Cendon

Nato a Venezia, già professore ordinario di Diritto Privato nell’Università di Trieste. Fra i suoi libri Il prezzo della follia, Il Mulino, 1984; Parole all’indice, Giuffrè, 1994; Colpa vostra se mi uccido: il suicidio e la responsabilità, Marsilio, 1996; Anime folli: disagio psichico, danno, riparazione, Marsilio, 1997; I malati terminali e i loro diritti, Giuffré, 2003; L’orco in canonica, Marsilio, 2016; I diritti dei più fragili, Rizzoli, 2018.
Ha redatto nel 1986 il progetto di legge destinato a fungere come base per il provvedimento sull’Amministrazione di sostegno, approvato nel 2003 dal nostro Parlamento: v. Infermi di mente e altri disabili in una proposta di riforma del codice civile, in Pol. dir., 1987, pp. 621-666.
Coordina la c.c. scuola triestina, che ha “inventato” il danno esistenziale, figura centrale della nuova responsabilità civile.
Cura la rivista www.personaedanno.it, che ha fra i suoi progetti l’abolizione dell’istituto dell’interdizione e – in generale – la messa a punto per l’Italia di un nuovo diritto dei c.d. “soggetti deboli”.
È presidente di “Diritti in Movimento”.
Ha curato sin qui la pubblicazione di varie opere collettanee in tema di fragilità umane, infermi di mente, disabilità, bambini: v. Un altro diritto per il malato di mente, esi, 1988; I bambini e i loro diritti, Il Mulino, 1991; Infermità di mente e responsabilità civile, Cedam, 1993; Il bambino e le cose, F. Angeli, 1993; Handicap e diritto, Giappichelli, 1997; Trattato breve dei nuovi danni, Cedam, 2001; Trattato della responsabilità civile e penale in famiglia, Cedam, 2004; Persona e danno, Giuffrè, 2004; Il diritto delle relazione affettive, Cedam, 2004: Amministrazione di sostegno, con R. Rossi, Utet, 2009; Responsabilità civile, Utet, 2017.
Dirige per conto dei maggiori editori italiani vari tipi di Collane scientifiche, Trattati, Commentari e Riviste.

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