Super Sticazzi – Carla Ferguson Barberini

 

La filosofia del Metodo e l’arte di sbattersene il c***o

Dall’autrice del vero, originale, inimitabile Metodo Sticazzi.

La filosofia e la pratica del Metodo: un Super Sticazzi tutto nuovo, migliorato con i mantra e le tecniche di visualizzazione del Grande Spirito Sticazzi e, insomma, ancora più potente.
Contiene l’Invocazione al Grande Spirito dello Sticazzi, quasi una preghiera per rendere la tua vita migliore.
Con il Metodo Sticazzi vinci l’ansia e ottieni l’imperturbabilità zen.

 

 

Carla Ferguson Barberini è il nome scelto da un collettivo di professionisti della comunicazione che operano in vari ambiti. Sono tutti devoti del Metodo Sticazzi. Per questo libro l’apporto della componente femminile del collettivo è stato preponderante, praticamente esclusivo,com’è giusto che sia.

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Il Ladro di libri – Agente Italiano

 

La spy story che ha fatto tremare l’editoria mondiale

Romanzo simultaneo

 


 

Il più grande giallo editoriale della storia, liberamente ispirato alla vicenda di Filippo Bernardini

Per conto di chi e per quali motivi ha agito il Ladro di libri? Perché cerca di impossessarsi dei manoscritti di grandi autori contemporanei e di esordienti sconosciuti? Agente Italiano, grazie alle sue fonti privilegiate, propone un’ipotesi estrema, sulle tracce di una vera spy story fra Gutenberg e l’Intelligenza Artificiale.
Il romanzo simultaneo, che racconta fatti veri proprio mentre accadono, si serve anche della fiction come unico modo che permette di arrivare, paradossalmente, a un’ipotesi di verità.

«Le storie che scriviamo sono menzogne che dicono la verità. Belle bugie, che svelano cose vere. E che dobbiamo scrivere, ovunque. Sempre. Sempre».
Agente Italiano

 

 

Agente Italiano è uno pseudonimo dietro il quale si nasconde un gruppo di professionisti italiani e stranieri di varia estrazione: giornalisti d’inchiesta, scrittori, ricercatori, politologi e semiologi. La loro forza è la pluralità delle fonti, esclusive, e la capacità di elaborare e narrare in simultanea gli avvenimenti. Con Il Broglio, nel 2006, Agente italiano diventa un caso editoriale nazionale.

 

 

 

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Come un fatto senza commento – Raniero Fontana

 

Cristiani ed ebrei 
Israele e le genti

Prefazione di Gadi Luzzatto Voghera

 

 

«… Raniero, un amico in cui non c’è falsità»
Francesco sj
[dalla corrispondenza privata di Dan Eliezer con Francesco Rossi De Gasperis sj]

Il libro offre lo spaccato di una riflessione condotta dall’A. in quasi quarant’anni di studio e di ascolto di Israele. La prospettiva dell’A. è da sempre quella di un ascolto di Israele prioritario rispetto alla sua interpretazione. Egli ascolta nella testimonianza di un Israele oggi vivo più che mai la voce stessa del Sinai. Il titolo del libro è perciò significativo: l’A. lo deve a un amico talmudista che chiedeva di essere ascoltato e accettato per quello che è, vale a dire a prescindere da una qualunque teologia, ben sapendo che i cristiani ne hanno sempre una a portata di mano; e dunque, di essere accettato “come un fatto senza commento”. Forte del suo ascolto, l’A. ha intrapreso la sua démarche in ambiti distinti. Nella prima parte del libro, l’A. entra nello spazio delle relazioni tra ebrei e cristiani, per posizionarsi rispetto ai cristiani, non potendo così evitare neppure il sofferto confronto con figure a lui particolarmente care, maestri e colleghi gerosolimitani. Nella seconda parte del libro, l’A. entra nello spazio delle relazioni tra ebrei e non ebrei, per posizionarsi rispetto allo stesso Israele.

 

 

 

Raniero Fontana è filosofo, teologo ed ebraista. Ha vissuto ventinove anni a Gerusalemme dove ha insegnato e collaborato con istituzioni accademiche di Israele, sia cristiane (Institut Pontifical Ratisbonne, Institut Albert Decourtray) sia ebraiche (Shalom Hartman Institute, Hebrew University). Attualmente risiede a Trieste. È autore di numerose pubblicazioni, di articoli e di libri. Tra i più recenti segnaliamo: André Neher, philosophe de l’Alliance, Albin Michel 2015; Diario noachide. Un non ebreo ai piedi del Sinai, Gabrielli Editori 2015; Gesù ebreo, Effatà Editrice 2017; La cittadinanza sinaitica, Mimesis 2019; Parole a doppio taglio. La controversia nella cultura rabbinica, Pazzini Editore 2021.

 

 

 

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L’autista di Berlinguer – Alberto Menichelli

 

Quindici anni con il segretario del PCI

Prefazione di Bianca Berlinguer
Postfazione di Walter Veltroni
Con una nota di Luca Telese

 

 

Nel centenario della nascita del leader della sinistra italiana.

«Ricordi, aneddoti, emozioni, incontri, timori. Uno scrigno che conserva momenti irripetibili», la Repubblica

Questo è un libro di memorie pubbliche e private: un frammento di storia del nostro Paese.
L’autore, Alberto Menichelli, è stato l’autista personale di Enrico Berlinguer, probabilmente il politico più amato dalle masse del dopoguerra, certo il più rimpianto.
Dei lunghi anni trascorsi fianco a fianco con il segretario del pci, Menichelli racconta fedelmente gli avvenimenti, i luoghi, le emozioni. Il coraggio di sfidare ogni giorno la minaccia terroristica. Gli aneddoti del quotidiano, che ci restituiscono il ritratto forse più vero dell’uomo Berlinguer, la sua semplicità, la dirittura morale. Fino alle ultime ore della vita del leader, dopo quel drammatico comizio a Padova: che Menichelli rievoca con intatta emozione, offrendoci una testimonianza diretta preziosa e toccante.

 

Alberto Menichelli è stato capo della vigilanza di Botteghe Oscure, autista personale e capo-scorta di Enrico Berlinguer dal 1969 al 1984.

 

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L’altro allo specchio – A cura di Marco Vincenzo Ambrosi

Prefazione di Dacia Maraini

Racconti firmati da grandi autori contemporanei ispirati alle incredibili storie di studenti neo arrivati in Italia.

 

 

Sono tutti giovanissimi i ragazzi intervistati da Marco Ambrosi, non hanno nemmeno vent’anni. Sono arrivati da lontano, dalla Cina, dal Ghana, dalla Nigeria. E ora imparano l’italiano, in scuole italiane. Cosa vuol dire sentirsi straniero? Alcuni di questi ragazzi non hanno mai visto gente con la pelle di un altro colore, non hanno mai sentito il suono di un’altra lingua, è come sbarcare su un altro pianeta. Eppure, leggendo queste storie inventate che sembrano più vere di quelle raccontate da loro, si ha la netta impressione che tutte queste diversità possono diventare davvero come un grande regalo: l’occasione di allargare i nostri orizzonti, di guardare oltre i confini di un Paese, di una nazione, per sentirci a buon diritto cittadini del mondo.

Dalla prefazione di Dacia Maraini

Con i racconti di Valerio Aiolli, Marco V. Ambrosi, Silvia Antenucci, Francesca Barbieri, Glenda Bertozzi, Roberto Bonfanti, Enzo Fileno Carabba, Danilo Chirico, Daniele Comberiati, Silvia Di Giacomo, Anna Maria Falchi, Nader Ghazvinizadeh, Massimo Ghiacci, Leonardo Gori, Francesca Manini, Luca Martini, Giacomo Mazzariol, Gianluca Morozzi, Francesco Palmisano, Lo Stato Sociale, Marco Vichi, Peppe Voltarelli.

 

Marco V. Ambrosi (Vibo Valentia, 1979), insegnante di italiano e storia, musicista e operatore culturale. Ha curato per Rubbettino Editore Ad esempio a me piace. Un viaggio in Calabria e Musica contro le Mafie. Inoltre ha curato per il «Mucchio Selvaggio» le compilation omaggio ai cantautori italiani. Chitarrista e com- positore, suona nella band Nuju, con la quale ha pubblicato cinque album e gira per l’Italia e per l’Europa.

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Il manuale Cencelli – Renato Venditti

Un documento sulla gestione del potere

Con una prefazione di Luca Talese

«L’essenza del Cencelli è la capacità di analisi che devi avere per comprendere i rapporti di forza più segreti che regolano gli equilibri di potere.»

 

 

Passano i decenni della nostra storia repubblicana, le stagioni politiche, i partiti e i leader.
Ma lui non passa mai di moda. Alla fine, resta il Vademecum per eccellenza, il Metodo “infallibile” per spartirsi il potere in Italia. Il manuale Cencelli.
Questo libro di Renato Venditti, uscito in prima edizione nel 1981, è un classico del giornalismo politico italiano: il testo che meglio spiega in cosa esattamente consista questo metodo e con quali modalità venga applicato. Ancora oggi.

«La democrazia, in un Paese complesso come l’Italia, ha bisogno di stratificazione, di ricchezza. Abbiamo per anni immaginato il cambiamento, l’evoluzione delle nostre istituzioni, raccontato perfino con una punta di impertinenza la classe dirigente di cui Cencelli è l’ultimo dinosauro, l’ultima memoria.
Adesso il manuale è davvero un libro metafisico, un piccolo grande valore per traversare, con i piedi per terra e la memoria di ciò che è stato, la stagione della rabbia».

 

Esce in libreria la nuova edizione di Il manuale Cencelli, arricchita da un’intervista esclusiva di Mariella Venditti a Massimiliano Cencelli.

 

 

Renato Venditti (1926-2015), nato e vissuto sempre a Roma, ha cominciato a fare il giornalista da giovanissimo. Stimato notista politico, ha lavorato prima per «l’Unità» e poi per «Paese Sera». Nel 1983, dopo la chiusura di «Paese Sera», ha iniziato a collaborare con l’AGL l’agenzia dei quotidiani locali del Gruppo Espresso. Decano della sala stampa di Montecitorio, per gran parte della sua carriera ha raccontato senza condizionamenti le vicende della Democrazia Cristiana, guadagnandosi la stima dei suoi massimi esponenti. Oltre al Manuale Cencelli (Editori Riuniti 1981) ha scritto il romanzo La cricca. Vita di famiglia nella dittatura (Nutrimenti 2008).

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SARS-CoV-2 Imparare dal virus – Alessandra Ferretti

Opportunità e criticità per l’oncologia di domani

 

 

In Italia l’emergenza Covid-19 si è rivelata una tragedia in termini di perdita di vite umane e un’esperienza fortissima quanto a mobilitazione di forze e risorse. Come tale ha fatto emergere con prepotenza tutte le criticità – e, a volerla “sfruttare”, le opportunità – che il nostro Servizio Sanitario Nazionale da qui in avanti non potrà più ignorare. Con “criticità” intendiamo, tra gli altri, debolezza del territorio, separazione di modello sociale e biologico della malattia, mancanza di una progettualità centralizzata, obsolescenza di un certo fordismo sanitario, investimenti ancora troppo deboli in sanità e ricerca e penuria di sostenibilità. Gli ospedali italiani hanno governato l’epidemia Sars-CoV-2 con le risorse che avevano a disposizione e sono riusciti nell’impresa più ardua: fronteggiare l’emergenza garantendo la continuità delle cure ai malati cronici e/o acuti. Ecco allora che il bisogno è diventato “opportunità” e ha permesso di (ri-)scoprire strumenti come la telemedicina, sistemi di snellimento in un’ottica di ottimizzazione e pratiche di riallocazione delle risorse. Per raccontare tutto ciò abbiamo intervistato sei Direttori di Oncologia Medica e uno di Ricerca Traslazionale di altrettanti ospedali tra i più riconosciuti in Italia: il Policlinico Humanitas Gavazzeni di Bergamo, l’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, il Policlinico San Matteo di Pavia, l’Istituto Nazionale Tumori di Milano, l’Istituto Oncologico Veneto di Padova, il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma e l’Istituto Nazionale Tumori di Napoli. Se è vero che le epidemie globalizzate rischiano di far parte della storia del futuro, è anche vero che siamo ancora in tempo per farci trovare pronti.

 

Alessandra Ferretti, PhD, è giornalista scientifica e consulente di comunicazione nel settore medico-sanitario. Ha collaborato con diverse testate nazionali e internazionali su temi di economia, politica e sanità. Dal 2001 scrive per il Gruppo Sole 24 Ore, dove si occupa di tematiche mediche per le pagine specialistiche di Sanità 24. È responsabile dell’organizzazione di eventi e congressi medico-scientifici su tutto il territorio nazionale. Con Aliberti ha già pubblicato Si chiama cancro. Smettiamo di avere paura, 2019.

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